PROGETTI / INNUMEREVOLI MOLTITUDINI
Innumerevoli moltitudini è nato da a partire da una riflessione sullo scorrere del tempo, sull’immortalità e sulla longevità.
Con il termine tempo si intende l'intuizione e la rappresentazione secondo la quale i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto tra loro.
L’uomo è perennemente alla ricerca della cosiddetta chiave molecolare che possa aiutarlo a sconfiggere la paura del futuro.
Andrea Locatelli, ricercatore presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sta dedicando la sua vita proprio a questo scopo: allo studio dei pipistrelli e del loro sistema immunitario, che garantisce loro di vivere anche fino a 40 anni, l’equivalente di due secoli per l’essere umano.
Il primato di longevità tra i vertebrati è detenuto dallo squalo della Groenlandia che può superare i 400 anni di vita, mentre altri animali che possono sopravvivere all’uomo sono la balena della Groenlandia, la tartaruga delle Galapagos e la tartaruga di Aldabra, l’astice e lo storione.
Innumerevoli moltitudini pone l’attenzione su questi organismi, i quali vengono mostrati sotto forma di tassidermie. Questa manipolazione è uno strumento che permette di portare la loro vita, già particolarmente longeva, su un altro piano di esistenza, superando la loro morte biologica, donando loro la possibilità di rinascere sotto forma di testimonianza immortale.
Nel laboratorio del tassidermista avviene una mutazione, quello che potrebbe apparire come un semplice corpo senza vita, subisce una metamorfosi che lo trasforma in simbolo, in oggetto di studio o, in certi casi, anche in oggetto di culto.
La professione del tassidermista non è da intendersi solo come un lavoro artigianale, ma è da considerarsi invece un’arte ricca di fascino che ha confortato l’umanità per secoli, offrendo l’illusione di un’apparente immortalità e preservando la testimonianza della presenza. In un’unica pratica si fondono la memoria del passato, la maestria del presente e la permanenza del futuro.
Innumerevoli moltitudini vuole invitare a riflettere sull’orologio della vita, ricordando che ogni entità vivente è parte integrante del fluire delle cose e che la nostra esistenza è scandita dal ritmo incessante dettato da una frenetica alternanza tra futuro, presente e passato, una mutazione continua, impossibile da arrestare.
Le fotografie sono state scattate tra giugno 2025 e ottobre 2025 presso il Museo di Storia Naturale di Londra, il Museo Kosmos di Storia Naturale dell'Università di Pavia, il Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia, l’Università Vita-Salute San Raffaele, il CRAS di Valpredina e il laboratorio del tassidermista Amedeo Materossi.